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In principio fu Kazu Miura. Arrivò a Genova per un'operazione più commerciale che tecnica e come tale si rivelò. Poi fu la volta di Nakata e la trasformazione fu evidente, epocale. Dal Giappone arrivavano giocatori di valore, uomini in grado di risultare competitivi al punto da contribuire in modo determinante alla conquista di uno scudetto e decidere di fermarsi qui, catturati dall'ospitalità del Bel Paese. Seguirono infatti Nanami, Nakamura, Yanagisawa. Cinque storie ricche di dettagli, sorprese e curiosità. Cinque vicende per un rapporto tra Italia ed Estremo Oriente che ormai non può più essere considerato episodico, anche se solo dieci anni fa sembrava una pazzia.